Giancarlo Canepa: “Caos viabilità. Danno enorme per il turismo e disagio inaccettabile per i residenti, lavoratori e mezzi di soccorso”

Giancarlo Canepa: “Caos viabilità. Danno enorme per il turismo e disagio inaccettabile per i residenti, lavoratori e mezzi di soccorso”

Ancora una volta le problematiche autostradali si sono riverberate sulla viabilità ordinaria paralizzandola e creando situazioni che non esagero a definire drammatiche con code infinite e imbottigliamenti che hanno di fatto “sequestrato” per ore gli automobilisti che loro malgrado si sono trovati a transitare in direzione levante. Un danno enorme per il turismo e un disagio inaccettabile per lavoratori, residenti e mezzi di soccorso.
Numerose le testimonianze di persone che, ad esempio, per percorrere i 7 km che ci separano da Albenga hanno impiegato anche tre ore, senza contare le ulteriori problematiche sulla viabilità interna dei comuni dove i sistemi di navigazione cosiddetti intelligenti hanno dirottato il traffico in zone periferiche, come nel caso della zona Madonna degli Angeli di Borghetto in cui vi è una strada molto stretta che collega con la vicina Loano in cui sono rimasti imbottigliati, già nella serata di lunedì primo gennaio, numerosi caravan e auto di grossa cilindrata che solo grazie all’intervento di alcuni cittadini sono riusciti a ripartire. Nella giornata di martedì 2 gennaio abbiamo cercato di limitare questa problematica apponendo della segnaletica stradale monitoria ulteriore rispetto all’esistente e impiegando una pattuglia della Polizia Locale sul posto. Contestualmente, oltre a informare la Prefettura della situazione, abbiamo adottato altri provvedimenti non risolutivi ma che contribuiscono a rendere più fluida la circolazione come la messa in lampeggio dei semafori che purtroppo non è stata adottata anche da altri comuni limitrofi. Tutte azioni palliative che però non sono sufficienti a risolvere la problematica.
Io credo che situazioni del genere, viste le conseguenze, non siano più accettabili.
Non si è trattato di una situazione imprevedibile, di un incidente o altro evento inatteso. Il controesodo era assolutamente previsto e prevedibile. Per quale motivo non è stato dismesso il restringimento della carreggiata in autostrada nel tratto tra Pietra e Finale? Nel caso non fosse possibile dismetterlo, perché non sono state usate, delle tre corsie disponibili in entrambi i sensi, due in direzione levante e una sola in direzione ponente dove il traffico era estremamente ridotto anziché una sola verso levante e due in direzione ponente? Perché in questi casi in cui la paralisi della viabilità ordinaria avviene per evidente incapacità dell’infrastruttura autostradale di reggere i flussi, non si pone un obbligo in capo ad autostrade di supportare i comuni nella gestione della viabilità? Se ci fosse un addetto ad ogni incrocio i flussi, seppur abnormi, potrebbero ad esempio essere ottimizzati. Inoltre agli automobilisti si eviterebbero ulteriori peripezie dovute alle errate indicazioni dei navigatori. Potrebbe anche essere utile che, in determinate situazioni, i pannelli a messaggio variabile presenti in autostrada comunicassero l’inutilità di abbandonare la rete autostradale per non paralizzare anche la rete viaria ordinaria.
Sicuramente nei prossimi giorni mi farò premura di scrivere alla Prefettura chiedendo supporto per intercedere nei confronti del gestore autostradale in modo da avere un coordinamento più efficace sia in termini di comunicazione che di interventi da mettere in campo.

Giancarlo Canepa, sindaco di Borghetto Santo Spirito