Matthew (Michael Pitt), Isabelle (Eva Green) e Theo (Louis Garrel) sono i protagonisti del film “The dreamers – I sognatori” al Cinema Ariston di Genova

Matthew (Michael Pitt), Isabelle (Eva Green) e Theo (Louis Garrel) sono i protagonisti del film “The dreamers – I sognatori” al Cinema Ariston di Genova

Matthew (Michael Pitt), Isabelle (Eva Green) e Theo (Louis Garrel) sono i protagonisti del film “The dreamers – I sognatori” di Bernardo Bertolucci, con cui lunedì 8, 15 e 22 gennaio alle ore 19 e alle 21:30 al Cinema Ariston, in vico san Matteo 14, proseguirà la rassegna “Il cinema ritrovato. Classici ritrovati in prima visione”, organizzata dalla Cineteca di Bologna e ospitata da Circuito. Il film è vietato ai minori di 14 anni e sarà proiettato in versione originale inglese con i sottotitoli in italiano e restaurata in 4k nel 2023 dalla Cineteca in collaborazione con Recorded Picture Company, presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata, a partire dal negativo originale del 2003 e sotto l’egida della Fondazione Bernardo Bertolucci.

I tre ventenni s’incontrano a Parigi nel 1968 in un luogo molto particolare: la Cineteca Nazionale. Matthew è uno studente americano in trasferta per imparare il francese, Isabelle e Theo sono due gemelli dal carattere forte ed estroso. Fra i tre scatta qualcosa e, complice il fatto che i genitori dei due siano fuori città per un mese, Matthew si trasferisce a casa loro. Il giovane americano, educato in maniera rigida e tradizionale, si trova travolto dalle particolari dinamiche che si creano con i due fratelli. Alla base di questo rapporto c’è la passione per il cinema e l’arte che li accomuna ma anche una certa tensione erotica che ben presto si rivela. Voraci di film e di vita, imparano ad amare seguendo i grandi capolavori della storia del cinema. Per Bertolucci l’arte del citare ha la stessa dignità di un’educazione sentimentale.

“Noi dicevamo spesso che avremmo voluto dare una macchina da presa a chiunque. Io lo penso ancora, così ognuno potrebbe raccontare il proprio di Sessantotto – dichiarava Bertolucci – Il film è diretto più ai giovani, che allora non c’erano. Vorrei avere una macchina del tempo per poterli condurre in quell’epoca. Non sono interessato ai film prettamente storici, non avevo intenzione di fare un docudrama, volevo piuttosto dare vita ad un contagio e dire ai ragazzi di oggi che se era giusto ribellarsi allora lo è anche adesso”.

“Nel film la politica viene dopo la libertà e il sesso, perché il ’68 non era solo politica – proseguiva – Alle assemblee e agli slogan volevo aggiungere ciò che sentivamo allora. I ragazzi del mio film incontrano la politica le rare volte che escono in strada, o meglio quando la strada e la politica irrompono nella casa alla fine del loro percorso comune. Prima di tutto nel ’68 c’erano tante emozioni: un mix di cinema, sesso, rock’n’roll, le prime canne e poi ovviamente la politica”. I tre protagonisti hanno posato come modelli per una campagna pubblicitaria di Giorgio Armani chiamata proprio “Dreamers”.