Regione Liguria dà il via libera al Programma di cessione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica

Regione Liguria dà il via libera al Programma di cessione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica

Regione Liguria dà il via libera al Programma di cessione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, con il correlato Programma di investimento dei relativi introiti presentato da Arte Genova. L’operazione permetterà di ottenere circa 12,5 milioni di euro, da investire in importanti lavori di manutenzione e nuovi acquisti immobiliari, rispondendo anche alle richieste di diversi assegnatari che desiderano acquisire l’alloggio dove vivono da tempo.
“Un programma complessivo di grande rilievo – commenta l’assessore regionale alle Politiche abitative e Edilizia residenziale Marco Scajola – Avremo a disposizione 12,5 milioni di euro per eseguire importanti interventi di manutenzione o per comprare nuove abitazioni più funzionali e facilmente assegnabili rispetto a quelli che venderemo. Parliamo infatti di alloggi abitati da decenni con gli assegnatari, tra cui diversi rappresentanti delle forze dell’ordine in pensione, desiderosi di acquisirli, o di appartamenti con costi di manutenzione troppo alti e poco vantaggiosi per l’Ente che ha convenienza a cederli. In tema di edilizia residenziale pubblica stiamo facendo molto per reperire risorse e poter rispondere alle tante esigenze e questa operazione lo testimonia”.
I criteri regionali individuano il 10% del patrimonio immobiliare come soglia massima degli alloggi cedibili. Arte Genova stima una vendita di circa 200 abitazioni a libero mercato, pari al 3% del totale attualmente composto da 6597 appartamenti, per un introito, come sopraindicato, di 12,5 milioni di euro. Di questi 10 milioni di euro (80%) verranno investiti per interventi di manutenzione e costruzione previsti nel triennio 2024/2026 e 1 milione e 875mila euro (15%) saranno finalizzati a nuovi acquisti immobiliari.
Il programma prevede la possibilità di vendita in: edifici dove la percentuale della proprietà aziendale non supera il 30%; edifici situati nei Comuni della provincia dove la gestione per l’Azienda risulta maggiormente gravosa rispetto all’ambito cittadino genovese; edifici nei quali risulta una propensione all’acquisto.