Nove produzioni audiovisive nazionali e internazionali sono pronte a girare il primo ciak in Liguria

Nove produzioni audiovisive nazionali e internazionali sono pronte a girare il primo ciak in Liguria

Nove produzioni audiovisive nazionali e internazionali sono pronte a girare il primo ciak in Liguria sostenute da un contributo regionale di oltre 2,2 milioni in totale. È il risultato emerso dalla chiusura del bando della Regione Liguria dedicato all’attrazione di nuovi lungometraggi o serie tv. “Una grande risposta che testimonia, ancora una volta, l’interesse che suscita la Liguria in Italia e in giro per il mondo – sottolinea l’assessore regionale allo Sviluppo economico Alessio Piana – Ricadute importanti, non solo a livello di immagine, ma anche a livello economico e occupazionale, visto che l’intenzione di queste nove case cinematografiche è di girare le loro produzioni in Liguria per 265 giorni, generando 27 nuove assunzioni e oltre 4 milioni di investimento dichiarato.

L’impegno della giunta, a fronte della richiesta di agevolazione superiore alla dotazione di un milione di euro del bando, è quello di rifinanziare la misura, nel caso le istruttorie di tutte le domande fossero ritenute ammissibili da Filse”. Lo strumento consente alle case cinematografiche interessate di richiedere fino a 300 mila euro a fondo perduto, a copertura massima del 60% degli investimenti effettuati, per lungometraggi o serie tv destinati alla distribuzione nazionale o internazionale, a condizione che almeno il 30% dei giorni di riprese fossero effettuati sul territorio o, in alternativa, almeno il 20% della spesa preventiva fosse in Liguria.

“Il lavoro di squadra tra Regione Liguria, Filse e Genova Liguria Film Commission sta dando ottimi risultati in termini di interesse per il nostro territorio da parte delle più importanti produzioni audiovisive. – commenta la presidente di Genova Liguria Film Commission Cristina Bolla – La risposta al bando rappresenta un crescente interesse negli investimenti sul territorio in termini di sviluppo economico e occupazionale”.