La Croce Verde di Murialdo compie 50 anni

La Croce Verde di Murialdo compie 50 anni

La Croce Verde di Murialdo compie 50 anni. Grande festa, venerdì e sabato prossimi, ma a Millesimo. Una decisione che ha destato parecchie perplessità nel paese dell’Alta Valle, dove solo domenica pomeriggio si concluderanno le celebrazioni, in piazza del Comune, con l’esposizione di ambulanze storiche e, alle 15, il ricevimento delle consorelle, il saluto della autorità e un rinfresco. La vera festa, però, è stata organizzata al campo sportivo di Millesimo, dove venerdì si esibirà l’orchestra di Daniele Cordani, e sabato l’orchestra spettacolo Marianna Lanteri. Dalle 19 prevista l’apertura degli stand gastronomici.
Dopo anni che la manifestazione si svolge, come è logico, nel paese dove opera la pubblica assistenza, anche per una questione di presenza e orgoglio locale, il presidente della Croce Verde, Fabrizio Poggio, alla guida dell’associazione da dieci anni, motiva la scelta di festeggiare a Millesimo: «Avevamo in mente un grande evento, considerata l’importanza dell’anniversario. Abbiamo invitato due delle più conosciute orchestre del Nord Italia che attireranno sicuramente centinaia di persone. A causa di problemi tecnici e di sicurezza rispetto alla location proposta dal Comune di Murialdo, pur dispiaciuti, abbiamo dovuto optare per una soluzione alternativa. Resa possibile grazie alla
collaborazione del Comune, della Pro loco e della Cri di Millesimo. Il ricavato della serata, come sempre, sarà devoluto all’acquisto di dispositivi di supporto sanitario. Auspico, quindi, che tutta Murialdo sia presente alle serate, vista l’importanza di una realtà come la Croce Verde che, dal 1974, con ora tre ambulanze, un mezzo fuoristrada e un’auto per trasporto disabili, opera per tutta la comunità grazie a infaticabili volontari». Dispiaciuto il sindaco Michele Franco: «Il nostro obiettivo era tenere la festa qui e abbiamo offerto la massima disponibilità. La scelta è stata diversa. Credo che, di fronte alla meritevole opera dei militi, sia opportuno evitare polemiche».