
Il Teatro Guido Moretti di Pietra Ligure si prepara ad nuova stagione di proiezioni cinematografiche
Dopo un importante intervento di riqualificazione che ha interessato la copertura dell’edificio, il restyling della sala e l’ammodernamento tecnologico dei servizi, il Teatro Guido Moretti di Pietra Ligure si prepara a riaprire le sue porte al pubblico con una nuova stagione di proiezioni cinematografiche, che partiranno da metà ottobre.
Un ritorno atteso e sentito dalla cittadinanza, che potrà tornare a vivere il cinema in un ambiente rinnovato, più accogliente, funzionale e sicuro. I lavori, che hanno avuto come obiettivo il completo recupero e la valorizzazione di uno dei luoghi culturali più importanti del territorio, hanno visto un impegno di spesa complessivo di 390 mila euro, di cui 146.900,00 € di contributi regionali in materia di rigenerazione urbana anno 2025 e 243.100,00 €
finanziati attraverso l’attivazione di un mutuo presso la Cassa Depositi e Prestiti.
“Il Teatro Moretti è da sempre un punto di riferimento culturale e sociale per la nostra comunità e negli ultimi anni è diventato per tutta la Riviera un luogo di interesse assoluto per gli spettacoli teatrali e i grandi eventi dal vivo", dichiarano il Sindaco di Pietra Ligure Luigi De Vincenzi e gli assessori alla cultura Daniele Rembado e ai lavori pubblici Francesco Amandola. Con il ritorno delle proiezioni cinematografiche, non solo restituiamo un servizio atteso da molti, ma rilanciamo ulteriormente un luogo simbolico, a cui teniamo molto, rinnovato e pronto ad accogliere nuove generazioni di
spettatori", spiegano Sindaco e Assessori. A partire da metà ottobre, la programmazione cinematografica, che affiancherà la già affermata stagione teatrale, includerà prime visioni, film per famiglie, rassegne e matinée scolastiche, offrendo un calendario variegato e pensato per tutte le fasce
di pubblico. Vi aspettiamo per riscoprire il piacere del cinema in una sala rinnovata e pronta ad accogliere nel migliore dei modi una nuova stagione di cultura e spettacolo”, concludono De Vincenzi, Rembado e Amandola.