Emergenza abitativa, il Comune di Savona vara 3 misure per inquilini e proprietari

Emergenza abitativa, il Comune di Savona vara 3 misure per inquilini e proprietari

Una misura tradizionale e due sperimentali ossia il bando affitti (216mila euro di fondi regionali); il contributo per prevenire gli sfratti per morosità incolpevole (100mila euro dal disavanzo del Comune); il bando per gli alloggi a canone concordato (50mila euro, sempre dal disavanzo).

E’ il pacchetto di misure che il Comune di Savona ha messo a punto per contrastare l’emergenza abitativa che verrà varato nelle prossime ore.

I termini per la presentazione delle domande e tutte le informazioni pratiche verranno pubblicate sul sito del Comune di Savona

1. BANDO AFFITTI

Entro la settimana la giunta approverà i vari provvedimenti. Ieri è toccato al primo, ovvero al bando affitti che assegna 216mila euro agli inquilini in oggettiva difficoltà economica.

Per fare domanda è necessario essere in regola con il pagamento dell’affitto e avere un ISEE compreso tra i 4mila e i 6.500 euro. La giunta ha voluto calibrare la misura in modo che il contributo fosse pari almeno a 1-1,5 mensilità per non disperdere eccessivamente le risorse. Mentre lo scorso anno erano state ammesse le fasce ISEE fino a 4mila euro, quest’anno ci si è voluti rivolgere a una fascia, pur bisognosa, che lo scorso anno era rimasta esclusa.

Il bando verrà pubblicato nelle prossime ore sul sito del Comune di Savona e resterà aperto per 30 giorni.

2. SOSTEGNO ALLA LOCAZIONE PER PREVENIRE GLI SFRATTI

Verrà approvato, invece, nella seduta di giunta di giovedì l’avviso pubblico sperimentale per il sostegno alla locazione finalizzato alla prevenzione degli sfratti per morosità incolpevole.

In questo caso il Comune destina fondi propri – per il 2025 la somma ricavata dal disavanzo di bilancio è di 100mila – che servono per sostenere inquilini in difficoltà nel pagamento dell’affitto del mercato privato e soggetti con una procedura di sfratto per morosità, purché non sia ancora intervenuta la convalida del giudice.

Gli obiettivi di questa misura sono:

offrire al proprietario un incentivo economico per rinunciare alla procedura di sfratto;

promuovere la sottoscrizione di nuovi contratti di locazione a canone concordato;

prevenire la perdita dell’alloggio tramite la mediazione tra le parti

Beneficiari del contributo sono i cittadini con un ISEE fino a 34mila euro per i nuclei familiari o 40mila per i nuclei monoparentali.

La somma stanziata serve per:

contribuire a coprire la morosità pregressa;

concorrere, nel caso in cui venga stipulato un nuovo contratto a canone concordato, alla copertura del deposito cauzionale o delle prime mensilità;

sostenere il mantenimento dell’inquilino nell’alloggio mediante rinegoziazione del canone o prosecuzione del contratto esistente.

CONTRIBUTI PER INCENTIVARE LA STIPULA DI CONTRATTI A CANONE CONCORDATO

Come è stato più volte annunciato, è intenzione del Comune sostenere e incentivare l’immissione sul mercato di alloggi a canone calmierato attraverso l’erogazione di contributi economici e garanzie a favore dei proprietari disponibili alla stipula di nuovi contratti di locazione a canone concordato.

A questo scopo il Comune ha destinato 50mila euro dal disavanzo. Anche questa misura verrà approvata giovedì dalla giunta e avrà l’obiettivo di creare un elenco di proprietari favorevoli a questo approccio. Inoltre si propone di aumentare l’offerta abitativa a canone calmierato; sostenere i proprietari nella gestione degli alloggi locati; incentivare la regolarizzazione del mercato degli affitti.

Il contributo massimo erogabile per ciascun contratto stipulato è pari a 5mila euro, erogabili a copertura delle prime mensilità o della caparra oppure di eventuali mensilità successive non pagate, come fondo garanzia per danni all’alloggio o, ancora, come rimborso IMU (fino a 500 euro), a condizione che il proprietario sia in regola con i versamenti.

“Per l’anno in corso – spiega l’Assessore alle Politiche Sociali Riccardo Viaggi – la Finanziaria non prevede risorse statali per il Fondo Nazionale per il sostegno all’affitto e lascia soli i Comuni nell’affrontare un tema sempre più complesso come quello dell’emergenza abitativa. E’ un dato di fatto che riguarda tutti i Comuni italiani e che è stato sottolineato a più riprese anche nella recente Assemblea Nazionale di ANCI che si è appena conclusa a Bologna. La situazione sta diventando sempre più seria per le Amministrazioni comunali che si trovano in prima linea e questo perché i finanziamenti dallo Stato sono sempre meno, mentre i bisogni della popolazione sono sempre di più, per questo abbiamo messo in campo una serie di misure che agisce su più versanti”.

“Oltre a questo pacchetto di interventi finalizzato sia al sostegno degli inquilini sia alla tranquillità dei proprietari di case private – conclude l’Assessore Viaggi – ci sono altre misure che la nostra Amministrazione ha in cantiere. Stiamo studiando politiche e strumenti, come l’Agenzia Sociale per l’Abitare, che stimolino l’immissione sul mercato di case sfitte a canoni che vadano incontro alle esigenze di chi fatica a sostenere gli affitti di mercato. Queste decisioni sono in linea con quanto emerso durante le riunioni della Consulta per la Casa”.