
Liguria come modello di destinazione accessibile
L’accessibilità che incontra il turismo e le istituzioni per abbattere le barriere. Questo il tema centrale del panel “Oltre le barriere: Liguria come modello di destinazione accessibile” svolto all’interno della programmazione dello stand ligure al TTG Travel Experience di Rimini.
“Stiamo lavorando per fare della Liguria la regione più accessibile d’Italia – spiega l’assessore a Turismo e Marketing Territoriale Luca Lombardi -. Non è solo una necessità legata alla nostra popolazione e a chi ci sceglie per le proprie vacanze, ma un dovere: garantire a tutti la possibilità di vivere le stesse emozioni e scoprire le bellezze del nostro territorio, senza barriere. Grazie alla sinergia con le associazioni, e al sostegno dei ministeri, siamo arrivati oggi a risultati concreti: la Guida Mare Accessibile 2025 conta 278 stabilimenti balneari certificati, mentre la nuova Guida Alberghi Accessibili raccoglie 67 strutture verificate. La Liguria è un territorio complesso, ma proprio per questo il nostro compito è ancora più importante, rendere spiagge, alberghi e sport esperienze aperte a tutti. Insieme ad AISM e alle associazioni che condividono questa visione, continuiamo il cammino verso una Liguria sempre più inclusiva”.
“La presenza di AISM a Rimini dopo il significativo appuntamento internazionale di Torino, rappresenta molto più di una semplice partecipazione – spiega Marco Pizzio, National Expert Accessible EU for Italy e responsabile area Turismo Accessibile di AISM -, è un segnale concreto di impegno, visione e responsabilità condivisa. Essere stati invitati da Regione Liguria nella co-costruzione di progetti dedicati all’accessibilità significa, prima di tutto, riconoscere che cultura, azione e valore devono viaggiare insieme. Insieme stiamo affrontando una sfida ambiziosa ma fondamentale: rendere l’accessibilità un elemento strutturale del territorio, non un’eccezione. All’interno del workshop europeo ‘AccessibleEU’ promosso dalla Commissione Europea, il nostro lavoro si inserisce come esempio di innovazione sociale e inclusione. Perché l’accessibilità non è solo un tema tecnico: è una scelta di civiltà, è il modo in cui decidiamo di abitare e condividere il mondo”.