Nel mese di settembre in provincia di Genova si prevedono 6.760 assunzioni 

Nel mese di settembre in provincia di Genova si prevedono 6.760 assunzioni 

Nel mese di settembre in provincia di Genova si prevedono 6.760 assunzioni di durata superiore a un mese o a tempo indeterminato e per il trimestre settembre-novembre se ne prevedono 19.970, 620 in più rispetto a un anno fa. In Liguria le entrate previste sono 11.100 a settembre e 31.530 nel trimestre settembre-novembre (-2.330 rispetto al 2022).

È quanto emerge dal bollettino mensile del Sistema Informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere in accordo con Anpal per monitorare i fabbisogni occupazionali delle imprese dell’industria e dei servizi con almeno un dipendente. Al primo posto tra le professioni più ricercate dalle imprese genovesi ci sono gli addetti alle attività di ristorazione con una richiesta di 850 posti, in crescita rispetto ad agosto (di cui il 66% difficile da reperire).

Seguono 460 posti per personale di pulizia (66%), 420 addetti alle vendite (35%), 330 addetti alla segreteria e agli affari generali (22%) e operai specializzati nelle rifiniture delle costruzioni (72%). A livello generale, scende al 54% la percentuale di lavoratori difficili da trovare (comunque al di sopra del dato nazionale, pari al 48%), principalmente dovuta alla scarsità di candidati (36%). Tra le figure più difficili, le imprese genovesi segnalano, in ordine di difficoltà gli operai specializzati delle lavorazioni alimentari (94% di difficoltà su 50 richieste), gli insegnanti nella formazione professionale (90% su 100), i conduttori di veicoli (82% su 380) e i tecnici in campo ingegneristico (82% su 180). 

Il settore dei servizi, nel complesso, assorbirà il 76% delle entrate previste a Genova: 2.210 lavoratori nei servizi alle imprese, 1.260 nei servizi alle persone, 900 nel turismo e 750 nel commercio. Il 56% delle assunzioni riguarderà imprese con meno di 50 dipendenti. Nel 24% dei casi viene offerto un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, in aumento di 2 punti percentuali rispetto a un anno fa mentre nel 76% un contratto a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita. Il 31% dei nuovi assunti saranno giovani con meno di 30 anni. Il 28% delle entrate è destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, il 33% a impiegati e professioni commerciali, il 39% a operai specializzati e a professioni non qualificate. In forte aumento la richiesta di laureati, 21%. Stessa percentuale per la qualifica o diploma professionale, al 27% l’istruzione secondaria e al 31% non viene richiesto un titolo specifico al di là della scuola dell’obbligo.