I ragazzi del social bar NonUnoMeno di Alassio a scuola di vita su Nave Italia, per imparare a superare le fragilità

I ragazzi del social bar NonUnoMeno di Alassio a scuola di vita su Nave Italia, per imparare a superare le fragilità

Il mare e le imbarcazioni luogo di riabilitazione per le categorie fragili. Questa la grande missione di Nave Italia, veliero di proprietà di Fondazione Tender to Nave Italia gestito in sinergia con la Marina Militare, che con i suoi 61 metri di lunghezza e i suoi 1.300 metri quadri di superficie velica è il più grande brigantino a vela in attività al mondo.

In attesa di poter riprogrammare al più presto l’evento dedicato a Nave Italia ad Alassio – organizzato da Fondazione Tender To Nave Italia insieme a Marina di Alassio, con il patrocinio e la collaborazione dell’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Alassio – rinviato a data da destinarsi a causa delle avverse condizioni meteomarine, e che prevede i saluti istituzionali a bordo di Nave Italia, la cerimonia per la posa della piastrella dedicata al Muretto di Alassio, un incontro nell’Auditorium della Biblioteca Civica seguito dal buffet preparato dai ragazzi di NonUnoMeno, oltre alla possibilità di ammirare la bellissima Nave Italia alla fonda davanti al Molo Bestoso – raccontiamo una giornata altrettanto speciale che si è svolta nei giorni scorsi come parte dello stesso progetto.

Lunedì 8 settembre la nave ha accolto a bordo nel porto di Savona i ragazzi impegnati nel social bar NonUnoMeno e una rappresentanza dell’associazione Un passo alla volta odv, in una visita mirata a far vivere un assaggio dell’esperienza trasformativa guidata dall’equipaggio.
L’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Alassio, Loretta Zavaroni, dichiara: “Iniziative come quella vissuta nei giorni scorsi dai nostri ragazzi del social bar NonUnoMeno hanno un valore enorme per i nostri giovani. Come Amministrazione Comunale, da sempre in prima linea sul tema dell’inclusione, siamo orgogliosi e felici della sinergia che si è creata con Fondazione Tender To Nave Italia, grazie al progetto realizzato in collaborazione con essa dalla nostra società partecipata Marina di Alassio. Anche e più che mai in questa occasione il mare si conferma una straordinaria palestra di inclusione, capace di insegnare a superare fragilità e limiti, trasformandoli in opportunità di crescita personale e sociale. Desidero esprimere un ringraziamento particolare a Fondazione Tender to Nave Italia e al presidente di Marina di Alassio Rinaldo Agostini, per l’impegno e la sensibilità dimostrati nel rendere possibile questa collaborazione”.
È stata una bella esperienza, molto ben organizzata – racconta l’educatrice di NonUnoMeno che ha accompagnato i ragazzi nell’esperienza – Siamo stati accolti dal Comandante in persona, felice di ricevere un disegno fatto da Ilaria Bonanni, la barista/artista del NonUnoMeno. Sempre in compagnia del Comandante e di altri membri dell’equipaggio abbiamo iniziato un tour guidato del brigantino ricevendo tutte le spiegazioni anche sull’attività della Fondazione Tender to Nave Italia. Si sono dimostrati tutti molto disponibili nel soddisfare le curiosità dei ragazzi ed una volta scesi sottocoperta ci è stata data l’opportunità di seguire un laboratorio per la realizzazione di nodi nautici. Sotto la guida esperta e paziente del nocchiere di bordo siamo riusciti a realizzare alcune “gasse” da veri lupi di mare. I ragazzi sono rimasti così colpiti da domandarmi di pensare ad un progetto da poter realizzare con Nave Italia. Siamo ripartiti alla volta di Alassio con il ricordo di una splendida avventura”.
Fondazione Tender To Nave Italia dal 2007 è impegnata nell’inclusione sociale delle persone con disabilità o che vivono altre condizioni limitanti, e in 18 anni ha portato a bordo migliaia di beneficiari in collaborazione con associazioni ed enti attivi nel sostegno a queste persone, guidandoli alla scoperta della vita di bordo e facendo riscoprire loro autostima e capacità nascoste. Un progetto che insegna come sia possibile diventare marinai per un giorno, navigando e affrontando problemi all’apparenza anche banali, come dormire in una cuccetta e vivere in spazi ristretti e non abituali. Una missione che porta avanti valori condivisi dalla Fondazione e dalla Marina Militare Italiana in tutti questi progetti che mettono al centro le categorie più deboli. A bordo sono state ospitate persone con sindrome di Down, ipovedenti o ipoudenti, persone con autismo. Una giornata senza barriere per chi è costretto a vivere facendo i conti tutti i giorni con mille ostacoli.